L’avvocatessa di campagna

Signore e signorine,
perché non provate ad andare a lavorare fuori dalle città?

No, non si tratta di un invito al lavoro nei campi.

Il pamphlet di cui si è riprodotta la prima pagina è della Federazione Giapponese degli Ordini degli Avvocati ( 日本弁護士連合会 Nihon bengoshi rengokai, in breve 日弁連 Nichibenren ma qui la chiameremo con l’acronimo inglese JFBA: Japan Federation of Bar Associations) ed è l’invito rivolto agli avvocati donna a trasferirsi nelle campagne, dove gli avvocati sono pochi, e pochissimi o nessuno donna. Il sottotitolo infatti recita:

Non ci sono abbastanza donne avvocato!!
Le donne sono il 17% sul totale degli avvocati.
In tutto il Paese ci sono 77 distretti di Tribunale in cui non vi è nemmeno una donna avvocato.

La cartina mostra il numero di distretti di Tribunale per ogni provincia in cui non vi è nemmeno un avvocato donna. E continua:

Aumentare il numero di avvocati donna nel territorio è un compito importantissimo!

L’azione del governo per la parità mira ad aumentare al 30% il numero degli avvocati donna entro il 2020, e ad azzerare i distretti in cui non vi è nemmeno un’avvocatessa.

Ma non è l’unica iniziativa rivolta a mandare gli avvocati fuori dalle metropoli.
Per risolvere il problema della cattiva distribuzione degli avvocati sul territorio, la JFBA promuove una serie di iniziative, raccolte e comodamente consultabili in una pagina web.

Aree oggetto delle iniziative di sostegno sono 1. i distretti di Tribunale in cui vi sono più di 30.000 abitanti per ogni avvocato 2. i distretti di Tribunale semplice in cui vi sia al massimo uno studio legale 3. i comuni ( 市町村 ) dove non vi sia nemmeno uno studio legale.
In queste zone designate, gli Ordini degli avvocati e la JFBA offrono un aiuto fino a ¥ 15 milioni (€ 140k) a chi intendesse aprire uno studio legale. Dall’aprile 2008, sono 4 gli studi legali sorti sfruttando questa possibilità. Vi sono aiuti anche per chi voglia ampliare studi già esistenti (fino a ¥ 2M) o chi si impegni a formare avvocati (fino a ¥ 1M).

In ogni caso, da una parte dicono che ci sono pochi avvocati e che al Giappone ne servono di più, dall’altra il numero di promossi all’esame per le professioni legali è in diminuzione e rimane inferiore ai piani stilati al tempo dell’introduzione delle Law School perché “Ahhh i giovani d’oggi, la preparazione non è assolutamente sufficiente, etc etc etc…”, insomma, non si riesce a capire bene quale sia in effetti la situazione al di là delle dichiarazioni di intenti, lo honne dietro al tatemae.

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